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  • Immagine del redattoreAlice Rondelli

Identità sintetiche


Quello relativo alle identità sessuali sintetiche è un argomento insidioso per chi decide di trattarlo, ma è necessario capire cos'hanno a che fare transumanisti e "capitalisti-filantropi" con il dibattito sulla gender theory.

Ph. Cimitero monumentale di Milano, 2023 (Alice Rondelli)


Il sociologo Zygmunt Bauman (nato nel 1925) è stato professore di sociologia presso diverse università ed è considerato una delle figure più originali e influenti nel panorama intellettuale degli ultimi decenni. Secondo Bauman «Essere un intellettuale significa assumere un ruolo peculiare nella vita della società. (…)Avere questa responsabili­tà comporta un impegno oggettivo; assumerla è un’altra faccenda – e solo la sua assunzione trasforma uno scienziato, un artista o uno scrittore in un “intellettuale”». Assumersi la responsabilità di identificarsi, appunto, come “intellettuale” concerne il coraggio di trattare temi scottanti e controversi, nel tentativo di interpretare la storia. Ma cos’è l’identità? Bauman ha introdotto negli studi di sociologia il concetto di “fluidità dell’identità”, che indica la progressiva perdita dei confini identitari (soprattutto culturali, religiosi ed etnici) degli individui e delle collettività all’interno della società post-moderna. L’identità liquida, se calata nella dimensione sociale, diventa identità gassosa, informe. Per quanto l’uomo tenti di costruirsi un’identità utopica, una maschera artificiale, egli non può che originare qualcosa di imperfetto.


L’attualità impone di fare una riflessione sul concetto di “identità di genere” e sul suo impatto sulla società in generale. Il concetto di “genere” è stato introdotto negli anni ΄60 dai medici statunitensi Stoller e Money del Johns Hopkins Hospital di Baltimora per distinguere l’orientamento psicosessuale di una persona (gender) dal suo sesso anatomico (sex). Secondo Treccani: «il concetto di “dato biologico” non è privo di ambiguità. La tendenza a voler distinguere un genere culturalmente costruito e un sesso biologicamente dato porta a trascurare la complessità degli esseri umani e il ruolo dei fattori culturali nella costruzione del maschile e del femminile. Il concetto di genere ha dato così luogo a un dibattito alquanto vivace, scaturito soprattutto dalla produzione teorica del movimento delle donne a partire dagli anni ΄70 (…). Tale dibattito si è sviluppato nel quadro più generale della questione riguardante, da un lato, il contributo della biologia e, dall’altro, quello dei condizionamenti ambientali e culturali alla determinazione del comportamento e dei ruoli degli esseri umani». Alla luce di questo dato, bisogna domandarsi quali siano oggigiorno i condizionamenti ambientali e culturali che stanno definendo l’identità di genere degli individui.


Secondo la giornalista investigativa Jennifer Bilek: «Uno dei fattori più potenti e ancora nascosti delle nostre attuali guerre sulle definizioni di genere è la spinta, concertata da parte dei membri di una delle famiglie più ricche degli Stati Uniti, di far passare gli americani da una definizione dimorfica di sesso all’ampia accettazione e propagazione delle SSI: identità sessuali sintetiche». A finanziare il movimento transgender negli Stati Uniti sono, tra gli altri, i miliardari: Jennifer Pritzker (nata James, un’investitrice che si ritirò dal ruolo di tenente colonnello della Guardia nazionale dell’esercito dell’Illinois), Martine Rothblatt (un avvocato e imprenditore che si identifica come transgender e transumanista) e George Soros (imprenditore e banchiere ungherese naturalizzato americano). Secondo la giornalista, questi uomini, le aziende farmaceutiche e il governo degli Stati Uniti stanno inviando milioni di dollari alle cause LGBT. La spesa globale complessiva dichiarata per le persone LGBT è ora stimata a 424 milioni di dollari. Dal 2003 al 2013, i finanziamenti segnalati per le questioni transgender sono aumentati di oltre otto volte, triplicando l’aumento dei finanziamenti complessivi alla comunità LGBT, che sono quadruplicati dal 2003 al 2012. Questo enorme picco di finanziamenti si è verificato nello stesso momento in cui il transgenderismo ha iniziato a guadagnare terreno nella cultura americana. Bilek sostiene che «424 milioni di dollari sono una cifra sufficiente a cambiare le leggi, sradicare il linguaggio e imporre un nuovo discorso al pubblico, censurare e creare un’atmosfera di minaccia per coloro che non rispettano l’ideologia dell’identità di genere».


La prima clinica di genere per bambini è stata aperta a Boston nel 2007 e nel 2018, Bilek scriveva che: «Negli ultimi dieci anni, solo negli Stati Uniti sono sorte più di 30 cliniche per bambini con presunta disforia di genere; la più grande serve 725 pazienti. Negli ultimi dieci anni c’è stata un’esplosione delle infrastrutture mediche transgender negli Stati Uniti e nel mondo per “curare” le persone transgender. Oltre alla proliferazione delle cliniche di genere negli Stati Uniti, si stanno costruendo reparti ospedalieri per interventi chirurgici specializzati e molte istituzioni mediche chiedono a gran voce di aderire ai nuovi sviluppi. I medici vengono formati in simposi su cadaveri in tutto iltra mondo, in tutti i tipi di interventi chirurgici relativi a individui transgender, tra cui falloplastica, vaginoplastica, chirurgia di femminilizzazione del viso, procedure uretrali e altro ancora. Sempre più assicurazioni americane coprono interventi chirurgici, farmaci e altre spese transgender. Gli endocrinologi che da più di una generazione cercano la fonte della giovinezza negli ormoni, e i conseguenti guadagni derivanti dalla commercializzazione di quegli ormoni, sono ancora alla ricerca dell’oro». Dal 2018 il termine “trasgenderismo” è stato sostituito con l’acronimo SSI (Synthetic Sex Identities). Bilken scrive: «La creazione e la normalizzazione delle SSI parla in modo molto più diretto di ciò che sta accadendo nella cultura americana (…) sotto l’egida dei diritti umani. Con l’introduzione del termine – distinta dal movimento precedente, che si batteva per la parità di diritti per gli americani gay e lesbiche – l’attuale rete LGBTQ+ è diventata una classe protetta a fini discriminatori, che lavora a stretto contatto con il complesso tecnico-medico, le grandi banche, gli studi legali internazionali , i giganti farmaceutici e il potere aziendale. Tutto questo ha lo scopo di consolidare l’idea che gli esseri umani non sono una specie sessualmente dimorfica, contraddicendo le premesse fondamentali delle religioni “tradizionali”, dei movimenti per i diritti civili di gay e lesbiche e di gran parte del movimento femminista, per i quali il dimorfismo sessuale e il conseguente genere sono premesse fondamentali. Gli investimenti nel complesso tecno-medico mirano alla creazione di nuovi SSI utilizzando interventi chirurgici e farmaci e all’istituzione di rapide riforme linguistiche per sostenere queste nuove identità e indurre istituzioni e individui a normalizzarle. Nel 2018, ad esempio, presso il Ronald Reagan Medical Center dell’Università della California (di cui i Pritzker sono i principali donatori), il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia ha pubblicizzato diverse opzioni per le giovani donne che pensano di poter essere uomini e che vogliono farsi rimuovere gli organi riproduttivi, una procedura denominata “assistenza per l’affermazione del genere”.


Quando i Pritzker, nel 1968, donarono 12 milioni di dollari alla School of Medicine dell’Università di Chicago divennero la prima famiglia americana ad avere una scuola di medicina che portava il suo nome. Nel giugno 2002, la famiglia annunciò un’ulteriore donazione di 30 milioni di dollari da investire nella Divisione di Scienze Biologiche e nella Scuola di Medicina dell’Università di Chicago. Questi investimenti hanno fornito alla famiglia una testa di ponte nel mondo della medicina accademica, che da allora ha ampliato il suo programma incentrato sulle SSI. Sempre nel 2002 Jennifer Pritzker ha creato la Tawani Foundation, che da allora ha fornito finanziamenti all’Howard Brown Health e al Rush Memorial Medical Center di Chicago, alla University of Arkansas for Medical Sciences Foundation Fund e all’Institute for Sexual and Gender Health dell’Università del Minnesota, che forniscono tutti una qualche versione di “cura di genere”. In quest’ultimo caso, i “clienti” includono «bambini creativi in ​​termini di genere, nonché adolescenti transgender e di genere non conforme». Più di recente, nel 2012, Jay Robert Pritzker (conosciuto come JB Pritzker) e sua moglie, Mary Kathryn Pritzker (meglio nota come MK) Pritzker, hanno collaborato con The Bridgespan Group (consulente gestionale per organizzazioni no profit) per sviluppare una strategia a lungo termine per la JB e MK Pritzker Family Foundation. Il loro lavoro includeva la conduzione di una ricerca sugli sviluppi nel campo dell’educazione della prima infanzia, per la quale la fondazione ha stanziato 25 milioni di dollari.


Secondo l’Enciclopedia britannica, il concetto di “gender continuum” – conosciuto anche come “spectrum of human sexes” – sostiene la tesi secondo cui «il genere non è “binario” o limitato ai generi specifici “uomo” e “donna”, ma concerne uno spettro di diversi gradi e combinazioni di tratti mentali, emotivi, comportamentali e biologici comunemente posseduti o attribuiti a membri del sesso maschile o femminile». Tali caratteristiche includono l’identità di genere (ovvero la propria concezione di sé come uomo, donna o altro genere o generi); l’orientamento sessuale; i tratti della personalità (come assertività, curiosità, empatia e gentilezza); l’osservanza di comportamenti culturalmente definiti (come l’abbigliamento, l’interazione sociale e i ruoli sociali); e i tratti fisici associati al sesso biologico (come i genitali esterni, i cromosomi sessuali , l’espressione genetica correlata al sesso, gli ormoni sessuali e la struttura e l’attività cerebrale). Sono numerose le istituzioni che sostengono il concetto di “spectrum of human sexes” e molte di esse sono finanziate da James Pritzker attraverso l’organizzazione filantropica Tawani Foundation. Per citarne alcune: Human Rights Campaign Foundation, Williams Institute UCLA School of Law, National Center for Transgender Equality, Transgender Legal Defense and Education Fund, American Civil Liberties Union, Palm Military Center e World Professional Association of Transgender Health. È molto importante notare che il corrispondente della Tawani Foundation che si occupa di investimenti privati ​​è la Taiwani Enterprises, che collabora con Squadron Capital LLC, azienda che investe in una serie di aziende che producono dispositivi medici, strumenti, impianti, utensili da taglio e prodotti in plastica stampati a iniezione da utilizzare negli interventi chirurgici. Dunque, il collegamento diretto tra gli investimenti a scopo di lucro dei Pritzker e il loro impegno filantropico in tema di SSI appare evidente. La Bilke fa notare che l’attività filantropica dei Pritzker è attiva anche in Canada, dove ha contribuito a finanziare il Bonham Centre for Sexual Diversity Studies dell’Università di Toronto, un istituto di insegnamento impegnato nella decostruzione del sesso umano. Nicholas Matte, professore di studi transgender di questo centro, è anche il curatore della Sexual Representation Collection, la più grande collezione d’archivio di pornografia del Canada. Egli nega categoricamente l’esistenza del dimorfismo sessuale – ovvero la differenza morfologica fra individui appartenenti alla medesima specie, ma di sesso differente. Pritzker ha anche creato la prima cattedra di studi sui transgender presso l’Università di Victoria, nella Columbia Britannica (la provincia più occidentale del Canada). L’attuale presidente della cattedra è Aaron Devor, colui che ha fondato una conferenza annuale chiamata Moving Trans History Forward, il cui relatore principale nel 2016 è stata la famosa transumanista Martine Rothblatt, che è stata mentore del transumanista Ray Kurzweil di Google. L’avvocato Rothblatt ha tenuto nel marzo 2016 una conferenza sul valore della creazione di organizzazioni a sostegno dei da lei definiti “tech transgenders” per coltivare una sorta di “transumanisti tecnologici”. Secondo il sito dell’UCLA – prestigiosa università californiana – l’ex studentessa, classe 1977, è una fervente sostenitrice del transumanesimo, filosofia che prevede l’utilizzo di una tecnologia più intelligente per migliorare la longevità e la felicità umana. Inoltre, sul sito web si spiega che nel 2018 Rothblatt ha ricevuto la medaglia UCLA per il suo lavoro come grande pensatrice scientifica, che ha avuto un notevole impatto sul modo in cui il mondo vive e pensa. Rothblatt, che ha subito un intervento chirurgico di riassegnazione di genere all’inizio degli anni ΄90, è una fervente sostenitrice dei diritti dei transgender, nonché una presenza fondamentale dell’Out Leadership, uno dei bracci di networking aziendale del movimento LGBTQ+. Stiamo «creando Dio mentre implementiamo una tecnologia che è sempre più onnisciente, sempre presente, onnipotente e benefica», dice la Rothblatt.

Le corporazioni mediche a scopo di lucro e le istituzioni no-profit che si intersecano con la gigantesca infrastruttura delle organizzazioni non governative LGBT hanno creato un’impalcatura politica per progettare l’istituzionalizzazione dell’ideologia delle SSI e della loro pratica medica negli Stati Uniti, consolidando il concetto che le persone possano nascere in corpi sessuati in modo errato. Tuttavia, secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (quinta edizione) la disforia di genere rappresenta lo 0.005–0.014% della popolazione maschile e lo 0.002–0.003% della popolazione femminile. Parrebbe, quindi, non valere la pena investire in un business che, numeri alla mano, risulterebbe poco redditizio. Ma se quel numero, sotto le giuste pressioni, aumentasse allora varrebbe la pena investire nel campo medico che riguarda la riattribuzione chirurgica del genere. Un articolo di Reuters datato ottobre 2022 titola: «Aumentano i numeri dei bambini che cercano cure di genere». Nel pezzo si spiega che nel 2021 le nuove di diagnosi di disforia di genere nei pazienti da 6 a 17 anni sono state 42.167 e questo sconvolgente aumento è avvenuto proprio nello stato della California, dove risiede la UCLA, università che ha insignito Martine Rothblatt di numerose onorificenze. Il Gender Multispeciality Service del Boston Children’s Hospital ha fondato nel 2007 il primo grande programma negli Stati Uniti focalizzato sugli adolescenti transgender. Da allora il programma è stato ampliato per accogliere pazienti di età compresa tra 3 e 25 anni. Successivamente, nel 2013, è stato inaugurato a Chicago il Gender & Sex Development Program presso il Lurie Children's Hospital, con una donazione la cui cifra si aggira tra i 500.000 e il 1 milione di dollari da parte dei Pritzker. Il Gender Mapping Project stima che ora esistono migliaia di “gender clinics” simili in tutto il mondo, e oltre 400 di esse si offrono di manipolare chirurgicamente il sesso dei bambini.


Attraverso la Stryker’s Arcus Foundation i Pritzker hanno stretto rapporti anche con l’establishment psichiatrico americano. Al Lurie Children’s Hospital di Chicago è stato inaugurato nel 2019 il Pritzker Department of Psychiatry and Behavioral Health, con una donazione di 15 milioni di dollari dalla Pritzker Foundation, per poi ricevere oltre 6 milioni di dollari nel 2022, allo scopo di affrontare quelle che sono state definite «preoccupazioni sulle conseguenze sulla salute mentale di bambini e adolescenti derivanti dalla pandemia di COVID». Il governatore dell’Illinois JB Pritzker, cugino di James, ha firmato la legge “SB 2085”, lanciando il Coverage of the Psychiatric Collaborative Care Model (CoCM), con il quale l’American Psychiatric Association richiede agli assicuratori privati ​​e al Medicaid in Illinois di coprire i costi dei codici CPT per CoCM. I codici CPT servono per coprire le spese che richiedono l’intervento di un medico di assistenza primaria per guidare una squadra che include un responsabile dell’assistenza sanitaria comportamentale che controlli i pazienti almeno una volta al mese e un consulente psichiatrico fuori sede che esamini regolarmente i progressi dei pazienti e offra consigli. Insomma, grazie al governatore dell’Illinois, cugino di Pritzker, oggi la legislazione dello stato consente di attingere ai soldi versati dai contribuenti per pagare le cure psichiatriche che servono anche ai pazienti che affetti da disforia di genere. Il ché non sarebbe un male in sé, tutt’altro, se non fosse che la fortissima spinta delle associazioni che si occupano del tema sta portando ad un rapidissimo incremento del numero di coloro i quali non si riconoscono nel loro genere e vogliono cambiare sesso chirurgicamente, cosa che porterà nelle tasche della famiglia Pritzker una montagna di denaro, visto che sono tra i principali investitori in quella parte del settore medico che riguarda tutto ciò che concerne, appunto, il cambio di sesso.


La pressione della narrativa transgender sulla società americana passa per vie trasversali. Per esempio, Jeanne Pritzker (psicologa della formazione presso l’UCLA dove lei e suo marito hanno istituito una borsa di studio) è membro del consiglio dei visitatori della Geffen School, che è affiliata all’ospedale pediatrico intitolato alla Mattel, la multinazionale di giocattoli che ha recentemente presentato una Barbie transgender. E ancora, il 30 giugno 2019, il governatore Pritzker ha emesso l’ordine esecutivo 19-11 per «rafforzare l’impegno del governo a favore di scuole affermative e inclusive nell’accogliere e sostenere i bambini con identità sessuali artificiali». A questo scopo è stata istituita una task force per delineare i criteri a livello statale per le scuole e gli insegnanti che raccomandavano ai distretti di modificare le politiche dei loro consigli scolastici al fine di «rafforzare la protezione degli studenti transgender, non binari e di genere non conforme». Insomma, non solo si cerca di sdoganare il tema su più fronti, compreso quello di imporre un nuovo standard attraverso la creazione di una bambola conosciuta in tutto il mondo da decenni, ma si tenta attivamente di istituzionalizzare una precisa narrativa in merito alla questione.


Nell’agosto 2021, il governatore Pritzker ha firmato in legge un nuovo disegno di legge sull’educazione sessuale per tutte le scuole pubbliche dell’Illinois, il primo del suo genere progettato in conformità con la seconda edizione dei National Sex Education Standards (NSES), per aggiornare i programmi di studio dell’educazione sessuale nelle scuole K-12 (ovvero quelle che vanno dai 3 sino ai 18 anni d’età). Il disegno di legge SB0 818 è stato implementato il 1° agosto 2022, adottando nuovi standard di apprendimento volontario in consultazione con le parti interessate, inclusi genitori, esperti di salute sessuale e prevenzione della violenza, operatori sanitari e sostenitori dell’istruzione. Sebbene il disegno di legge includa una rinuncia scritta per i genitori (ma non un’alternativa se rinunciano), molti sono preoccupati per il materiale portato nelle scuole dei bambini.


Il manuale National Sex Education Standards (NSES) è stato realizzato da The Future of Sex Education Initiative (FoSE) e finanziato dalla Grove Foundation – che a sua volta ha collaborato con la David and Lucile Packard Foundation (del gigante tecnologico Hewlett-Packard) e con la Ford Foundation (annoverata tra le fondazioni più influenti del mondo) – per istituire il lavoro di istituzionalizzazione di Sex Education. Sex Education (detta anche WISE)è «Un’iniziativa nazionale che supporta i distretti scolastici nell’implementazione dell’educazione sessuale» in tutti gli Stati Uniti. Il gruppo Bridgespan, che ha assistito i Pritzker nel loro percorso filantropico nel 2012, è stato incaricato dalla Packard Foundation di ampliare i suoi sforzi di collaborazione attraverso il proprio portafoglio di investimenti, nonché di riferire su iniziative come il WISE.

A sua volta la The Future of Sex Education Initiative (FoSE) è una collaborazione tra altre tre organizzazioni: il Sexuality Information and Education Council (Siecus), «un’organizzazione nazionale senza scopo di lucro dedicata ad affermare che la sessualità è una parte naturale e sana della vita»; Advocates for Youth, che «collabora con giovani leader, partner adulti e organizzazioni a servizio dei giovani per sostenere politiche e programmi che riconoscano i diritti dei giovani a informazioni oneste sulla salute sessuale»; e Answer, «che fornisce e promuove l’accesso illimitato a un’educazione sessuale completa per i giovani». Ognuno di questi è finanziato anche dalla Grove Foundation, la cui fortuna proviene dall’ormai defunto Andrew Grove, ex CEO di Intel Corporation.


FoSE ha formulato un approccio per insegnare ai bambini il sesso nelle scuole pubbliche. La filosofia alla base di questa impalcatura sostiene che «non solo i bambini più piccoli sono in grado di discutere questioni legate alla sessualità: le prime classi sono il momento migliore per introdurre gli argomenti sostenuti dalla comunità LGBT in relazione all’orientamento sessuale, all’identità e all’espressione di genere, all’uguaglianza di genere e alla giustizia sociale, prima che i valori e i presupposti etero e cisnormativi diventino più profondamente radicati e meno mutevoli». In sostanza, lo scopo è quello di imporre un nuovo modello che sostituisca quello “vecchio”. I critici di questi standard innovativi contenuti nel manuale NSES sono preoccupanti per vari motivi; ad esempio, perché nel testo di 72 pagine il termine “sesso anale” compare 10 volte e la parola “intimità” solamente la metà, mentre la parola “genere” viene utilizzata 270 volte. Insomma, ai bambini viene insegnato che possono definire la propria identità di genere discrezionalmente, in un’età in cui molti bambini sostengono di essere gatti o unicorni.


Il documentario “What’s a woman?” di Matt Walsh sviscera la pericolosità dell’imposizione di questo tipo di narrativa per le giovani menti. Alcune delle informazioni contenute nel documentario sono particolarmente inquietanti. Innanzitutto, le teorie su cui si basa la recente gender theory sono quelle di Alfred Kinsey (biologo e sessuologo americano) e di John Money (psicologo e sessuologo neozelandese): l’uno falsificò dei dati a sostegno della sua tesi e l’altro portò a termine degli esperimenti scientifici su una coppia bambini gemelli che ad oggi sono considerati illegali. Intervistato dal regista, un transgender operato – che oggi lotta per far conoscere le conseguenze della sua scelta – sostiene che nessuno viene messo al corrente degli effettivi e dei gravi rischi per la salute nei quali si incorre attuando la procedura del cambio di genere; che non esistono ricerche a lungo termine sulle conseguenze dell’uso prolungato di ormoni (nonostante sia noto che 10 anni di utilizzo conducano quasi certamente a sviluppare un tumore); che la percentuale di suicidi tra i transgender operati diventa altissima tra i 7 e i 10 anni dalla transizione; e che parlare di transgenderismo in termini critici sia, oggi, un vero e proprio tabù. Secondo Miriam Grossman, la psichiatra intervistata da Walsh, la disforia di genere non ha nulla a che fare con la normale confusione che un’adolescente può provare durante l’evoluzione della percezione del proprio sé fisico e psichico, e che il numero di persone che soffrono di una reale disforia di genere è infinitesimale. Il fatto che negli ultimi anni un numero sempre crescente di bambini e adolescenti contestino di non appartenere al loro genere biologico pare proprio essere il frutto di una macchinazione creata e pensata ad uno scopo preciso. Questo scopo potrebbe essere ritracciato nel fatto che ogni transizione sessuale frutta alle aziende farmaceutiche americane 1.3 milioni di dollari. La spinta delle varie associazione LGBTQ+ sta avendo ripercussioni sulle persone anche dal punto di vista legislativo. Nel 2018 un padre canadese è stato arrestato per misgendering, ovvero per aver appellato la figlia con un pronome diverso da quello che lei stessa aveva scelto. Secondo l’interpretazione del giudice ciò equivarrebbe a una violenza familiare a tutti gli effetti. In Canada, se uno dei due genitori vuole assecondare la decisione di cambiare sesso di un figlio minorenne contro la decisione del secondo genitore, nel 100% dei casi un tribunale stabilirà che sì: il bambino potrà iniziare ad assumere ormoni per il cambio di genere. Nel documentario, Walsh fa notare come seppure nelle varie legislazioni esistano limiti di età entro i quali un individuo non è considerabile come consapevole delle proprie azioni, un genitore americano può, ad oggi, arrogarsi il diritto di sottoporre un minore all’assunzione di ormoni e a un cambio di sesso chirurgico.

Quello relativo alle identità sessuali sintetiche è un argomento insidioso per chi decide di trattarlo, ma secondo Bauman la relazione fra i legislatori e gli intellettuali è caratterizzata dal concetto di Hassliebe ASSLIB (amore e odio). I legislatori hanno bisogno del parere di esperti e gli intellettuali di una leva per portare le loro idee nella realtà, ma essi competono, poiché reclamano competenze simili e trattano gli stessi problemi. Tuttavia, il sociologo sostiene che oggi lo Stato ha cessato di progettare l’ordine sociale come sua occupazione primaria e che l’ordine globale è ora prodotto tramite la collisione accidentale di disegni non coordinati di forze sovrastatali e prive del controllo politico. Per questo motivo, la funzione legislativa lascia spazio alla funzione interpretativa, che è decisiva per la mediazione della co­municazione tra agenti autonomi. Quello a cui stiamo assistendo è la manipolazione degli intellettuali ad opera di figure allarmanti e pericolose: i “capitalisti-filantropi” che, sempre più spesso, troviamo a capo di operazioni di stravolgimento culturale, legislativo e sociale. Non è un caso se tra le file di questi “benefattori” si trovino molti transumanisti, secondo i quali l’uomo – così come oggi lo conosciamo – con le sue fragilità e i suoi limiti, sia ormai prossimo a una trasformazione radicale che, grazie al progresso scientifico, lo condurrà nel giro di alcuni decenni a trasformarsi in una nuova condizione, oltre l’umano.



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